La nostra storia

salita ponte

 

Le origini della  Famiglia religiosa delle Suore Francescane Alcantarine affondano nel popoloso e povero quartiere della parrocchia dello Spirito Santo in Castellammare di Stabia, provincia di Napoli.

Dal 1867 il curato don Vincenzo Gargiulo, allo scopo di porre rimedio alla situazione di miseria e degrado sociale della zona, aveva attivato numerose iniziative parrocchiali di catechesi e sostegno sociale ai più poveri.

Nella sua opera si avvaleva del contributo di suor Maria Agnese Russo, terziaria francescana, e di un gruppo di giovani della parrocchia.

Il 17 settembre 1870 un primo gruppo di giovani ragazze, sotto la guida di suor Agnese, decise di lasciare le case di origine per sperimentare stabilmente la vita comune al servizio dei più poveri.

La dimora del piccolo gruppo venne stabilita nelle vicinanze della parrocchia dello Spirito Santo; si inaugurò così l’esperienza di uno stile di vita comunitario, povero, austero e ritmato dalla preghiera e dal servizio.

L’esempio delle giovani, che per presto iniziarono a percorrere le vie della città allargando il cerchio della “carità operativa”, attirò in breve tempo molte altre, desiderose di condividere l’esperienza della comunità nascente: 

“non solo presero a cuore l’educazione giovanile nella scuola, l’insegnamento del catechismo nella Chiesa; ma percorsero ben presto le vie della città, prodigando cure ed assistenze ai vecchi, ai malati e a tutti quelli che avevano bisogno di aiuto”.

Fu così che, dopo aver ricevuto l’approvazione diocesana da mons. Francesco Saverio Petagna il 14 ottobre 1874, le Prime Dodici vestirono l’abito francescano secondo la riforma alcantarina il 17 ottobre dello stesso anno. 

In pochi anni il numero delle suore crebbe rapidamente e le comunità si diffusero in tutto il meridione d’Italia. 

Nel gennaio del 1903 , l’Istituto delle Figlie Povere di San Pietro d’Alcantara ricevette l’approvazione pontificia

DON VINCENZO GARGIULO

don Vincenzo

 

Vincenzo Gargiulo nacque a Castellammare di Stabia (NA) il 2 agosto del 1834.

Il seme della vocazione sacerdotale fu coltivato e crebbe con la frequenza al seminario diocesano, fino all’ordinazione sacerdotale, avvenuta nel 1857.

Il 14 ottobre 1867 mons. Petagna nominò don Vincenzo economo curato della Parrocchia dello Spirito Santo, esprimendo così fiducia per il giovane sacerdote e per la cura pastorale di quel territorio.

Egli infatti si fece carico della situazione di miseria e degrado che affliggeva il rione, nel quale parevano banditi i riferimenti ad ogni valore umano ed evangelico.

I suoi interventi pastorali si concentrarono innanzitutto sulla famiglia e sui giovani.

Nel 1869, grazie all’aiuto di suor Agnese Russo e del gruppo di giovani che costituirà la prima cellula fondazionale delle Suore Alcantarine, organizzò una scuola gratuita di lettere e lavoro.

Essa costituiva la prima forma stabile all’opera iniziata a servizio della gioventù.

Il ministero pastorale di don Vincenzo fu caratterizzato da una ferma scelta di povertà personale, austerità, vita di preghiera e di sacrificio per il gregge a lui affidato.

Nel 1874, presso il ritiro Alcantarino di Piedimonte Matese (CE), stese personalmente le prime Costituzioni del nascente Istituto religioso.

Sostenne fino alla morte, avvenuta il 22 ottobre 1865, la Famiglia religiosa da lui fondata, coadiuvando le Superiore generali nel discernimento ed accompagnando spiritualmente le suore.

MADRE MARIA AGNESE RUSSO

Maria Luisa Russo nacque il 4 aprile 1830 a Castellammare di Stabia (NA).

Non abbiamo ulteriori notizie di lei fino all’8 gennaio 1859, giorno nel quale ricevette da mons. Petagna il permesso di indossare l’abito del Terz’Ordine di San Francesco, con il riconoscimento di una condotta di vita lodevole.

Prese il nome di suor Agnese dell’Immacolata ed iniziò la vita della monaca di casa, cioè della religiosa vivente in famiglia.

Dal 1867 iniziò la collaborazione con don Vincenzo, prima in qualità di direttrice della Pia Unione delle Figlie di Maria.

Tale opera raggruppava le giovani del quartiere.

Poi divenne responsabile della piccola comunità che si era raccolta in vita comune presso la parrocchia dello Spirito Santo.

Era suo compito istruire nella pratica dell’orazione il piccolo gruppo, che da lei accolse e fece propri i cardini della spiritualità francescana.

Dotata di un’intelligenza pratica ed operativa, era animata all’offerta di sé nella totalità della vita.

Come testimonia l’impegno assunto in occasione della sua professione perpetua di “occuparsi della salvezza del prossimo non risparmiando nessuna fatica né incomodo ed anche la vita”.

Suor Agnese assunse la carica di prima Custode maggiore dell’Istituto, che mantenne fino alla morte.

Le sue salde virtù umane e di fede le consentirono di continuare ad esortare fino a che le fu possibile le suore che l’assistevano nella malattia riguardo la carità fraterna e l’amore per la comunità e di spirare serenamente nel Signore il 26 dicembre 1891.