In occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza, condividiamo un brano di Eugenio Borgna, psichiatra fenomenologo, che vede la gentilezza come un ponte che mette in relazione.
Auguriamo a tutti i protagonisti del mondo della scuola di poter attraversare molti di questi ponti e costruirne altrettanti.
“La gentilezza ci consente di allentare le continue difficoltà della vita, le nostre e quelle degli altri, di essere aperti agli stati d’animo e alla sensibilità degli altri, di interpretare le richieste di aiuto che giungano non tanto dalle parole quanto dagli sguardi e dai volti degli altri: familiari, o sconosciuti”.
La gentilezza è un fare e un rifare leggera la vita, ferita continuamente dalla indifferenza e dalla non curanza, dall’egoismo e dalla idolatria del successo.
La vita è salvata dalla gentilezza nella quale confluiscono, in fondo, timidezza e fragilità, tenerezza e generosità, mitezza e compassione, altruismo e sacrificio, carità e speranza.
Essere gentili, è come un ponte che mette in relazione, in misteriosa e talora mistica relazione, queste diverse disposizioni dell’anima: queste diverse forme di vita: queste diverse emozioni.
E’ un ponte anche perché ci fa uscire dai confini del nostro io, della nostra soggettività, e ci fa partecipare della interiorità, della soggettività, degli altri; creando invisibili alleanze, invisibili comunità di destino, che
allentano la morsa della solitudine, e della disperazione, aprendo i cuori ad una diversa speranza, e così ad una diversa forma di vita”.
cfr. Eugenio Borgna, La dignità ferita, Feltrinelli (2015)
Vi invitiamo a condividere soprattutto in questo giorno e non solo, vari gesti e parole di gentilezza con tutti!
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